Ieri, in Commissione Affari Esteri, il Sottosegretario agli esteri ha ‘finalmente’ risposto ad una delle mie interrogazioni sul caso Regeni.
Ho chiesto se e quali iniziative verranno intraprese nei confronti del Governo egiziano affinché venga fatta luce sull’arresto del consulente della famiglia Regeni, Ahmed Abdallah Al Sheikh, e affinché si ottenga una celere scarcerazione. Inoltre ho ricordato la decisione, totalmente ignorata, del Consiglio dell’Unione europea dell’agosto 2013 di sospendere l’invio alle forze militari, agli apparati di sicurezza e alle forze dell’ordine dell’Egitto di ogni tipo di arma e di materiale che possa venire impiegato per la repressione interna. Il Governo italiano DEVE attenersi a questa decisione. Non è sufficiente il blocco della fornitura di pezzi di ricambio degli F-16 all’Egitto, emendamento al decreto missioni passato in Senato. Vogliamo fatti.
Questa la ridicola e lacunosa risposta del Governo, per cui mi sono dichiarata gravemente insoddisfatta e per questo presenterò altri atti di sindacato ispettivo sullo stesso tema: