Mi trovo a Parigi alla riunione della Commissione Equality and Non-Discrimination del Consiglio d’Europa. Ho riportato i risultati principali della mia visita di indagine in Finlandia dello scorso mese sulla raccolta dati sulla violenza di genere.
Qui di seguito il mio report nel dettaglio:
- Incontri con i rappresentanti del Ministero per gli Affari Sociali e la Salute, il Ministero della Giustizia, la Direzione della polizia nazionale, i membri della delegazione finlandese del Consiglio d’Europa e un membro del Committee on Employment and Equality;
- Incontri con ONG e ricercatori provenienti dallo Statistics Finland e l’Institute of Criminology and Legal Policy dell’Università di Helsinki;
- L’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Unione europea ha pubblicato dati allarmanti sulla violenza contro le donne in Finlandia: il 47% delle donne ha subìto violenza fisica e/o sessuale da un partner e/o di un non partner dall’età di 15 (media UE 33%);
- In Finlandia, la raccolta di dati sulla violenza contro le donne è effettuata dalla polizia per i reati inclusi nel codice penale. Il rappresentante della polizia ha però sottolineato che solo un terzo delle chiamate al numero d’emergenza 112 per la violenza domestica ha portato alle denunce alla polizia. E’ in corso una ricerca per capire le ragioni delle differenze tra il numero di chiamate e le denunce. Questa ricerca dovrebbe essere completata entro aprile o maggio 2016;
- La polizia non raccoglie informazioni sulla relazione tra l’autore e la vittima e dati relativi all’origine etnica, all’orientamento sessuale o una disabilità, che può portare ad una mancanza di informazioni specifiche per quanto riguarda la prevalenza della violenza contro le donne in gruppi specifici;
- Anche i rifugi di sostegno alle vittime raccolgono informazioni. Il National Institute for Health and Welfare provvederà a raccogliere i dati. La loro raccolta dovrebbe essere armonizzata il prossimo anno, utilizzando stessi moduli;
- Un organismo di coordinamento per il monitoraggio dell’attuazione della Convenzione di Istanbul e la raccolta di dati sulla violenza di genere sarà istituito presso il Ministero per gli Affari Sociali e la Salute entro aprile 2016. E’ prevista anche la creazione di un servizio di assistenza nazionale per le vittime della violenza di genere;
- Ho ricevuto anche informazioni sull’utilizzo di indagini nella raccolta dei dati sulla violenza contro le donne (Crime Victims Survey (FCVS), Finnish Self-Report Delinquency Survey, Self-Report Delinquency Survey);
- Come in Spagna, abbiamo discusso sull’importanza di avere una definizione esaustiva di violenza di genere in linea con la Convenzione di Istanbul. A titolo di esempio, le informazioni sulle mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati non sono ancora raccolti in Finlandia non essendo qualificati come reati specifici;
- Un’iniziativa interessante è stata la costituzione di un gruppo di valutazione del rischio (MARAK) composto da funzionari di polizia, assistenti sociali, personale sanitario, ONG. Lo scopo è discutere sul livello di rischio di una vittima e sulle misure da prendere per evitare ulteriori violenze.
Maria Edera Spadoni