Screenshot 2015-03-05 11.39.52

Poco fa abbiamo votato in aula la ratifica dell’accordo Italia-Israele sulla previdenza sociale.
Il M5S si è astenuto.
Qui di seguito pubblico il mio intervento, dove vi spiego le nostre motivazioni:

“Allo stato attuale, secondo i dati dell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.), ci sono più di 2000 israeliani residenti in Italia e quasi 8000 italiani residenti in Israele.
Trattandosi di un accordo sulla previdenza sociale, sarebbe importante sostenerlo in quanto a favore della tutela del lavoratore. Ma vorrei riproporre anche qui in aula alcune mie perplessità espresse durante l’esame del provvedimento in commissione.

Le criticità sono due:

– l’articolo 3 che riguarda la copertura finanziaria del provvedimento: per la clausola di salvaguardia potrebbe distogliere risorse dal Fondo per le politiche sociali già significativamente decurtato da precedenti interventi legislativi e che ad oggi prevede l’importo di soli 2 milioni di euro per i centri antiviolenza; e proprio per questo il M5S ha proposto di utilizzare eventualmente il Fondo creato per agevolare il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, “Fondo per interventi strutturali di politica economica” (emendamento bocciato in commissione e ripresentato in aula e nuovamente bocciato);

– l’articolo 2, su cui il Governo dovrebbe fare chiarezza: in questo articolo si utilizza il termine “coloni”. Per evitare confusione e qualsiasi tipologia di fraintendimento si dovrebbe precisare per iscritto che in questo trattato ci si riferisce al contratto di colonìa proprio del nostro ordinamento. La parola, così, potrebbe essere facilmente FRAINTESA…

Riguardo la copertura finanziaria, sia la Commissione XI (Lavoro) che la Commissione XII (Affari sociali) hanno dato parere favorevole al provvedimento ma a condizione che si individui una formulazione della clausola di salvaguardia che escluda la riduzione del Fondo nazionale per le politiche sociali.
Dunque con soddisfazione posso affermare che sono state recepite le mie perplessità, espresse nella seduta del 28 ottobre.
Nel corso del dibattito in commissione ho chiesto, inoltre, se il riconoscimento dei diritti previdenziali fosse esteso anche a lavoratori italiani residenti in territori occupati non riconosciuti dall’Italia. Gli italiani che di fatto risiedendo nei territori occupati sono coloni anche essi: il nostro paese non ha riconosciuto i territori in questione come parte integrale di Israele, e questo pone un problema rilevante da un punto di vista del riconoscimento dei titoli per accedere a quanto previsto dal trattato. Il Vice Ministro Pistelli, durante il dibattito in commissione in data 28 ottobre, ha spiegato che l’estensione di tali diritti prescinde dal requisito della residenza in quanto acquisiti in precedenza.
E’ emerso quindi CHIARAMENTE che i diritti previdenziali saranno estesi anche a persone che hanno lavorato e lavorano in insediamenti ILLEGALI.
In questo direzione abbiamo presentato un ordine del giorno e 3 proposte emendative. Pertanto il M5S si asterrà dalla votazione”.

 

 

 
https://www.youtube.com/watch?v=ZvivheI2vZg