“Il Piano nazionale di accoglienza presentato a marzo 2016 dal Governo sottostima fortemente i posti di accoglienza necessari e presenta grosse lacune sull’analisi della situazione geopolitica internazionale: su queste analisi si sottoscrivono accordi di dubbiosissima legittimità quando non evidentemente contrari alle norme di diritto” afferma la parlamentare reggiana M5S Maria Edera Spadoni.

“Allo stato attuale, anche se la normativa in vigore prevede tutt’altro, più del 70% dei posti disponibili in accoglienza per i richiedenti asilo –accoglienza dovuta- sono in strutture straordinarie/temporanee quindi a carattere emergenziale con tutte le conseguenze del caso quali mala gestione, carenze/inefficacia dei servizi erogati, tensioni, violazioni di diritto” continua la deputata.

Queste le proposte del M5S dall’inizio della legislatura per risolvere questa problematica:
– Superare Dublino III e il suo assurdo principio di chi primo accoglie gestisce; – Concordare con i paesi di provenienza e transito un piano comune di gestione dei flussi anche in ottica di prevenzione della criminalità;- Istituire delle quote per ripartire equamente i migranti sul territorio europeo; – Istituire il mutuo riconoscimento ovvero chi gestisce il migrante e lo regolarizza lo fa a nome di tutti i paesi europei che si impegnano quindi a riconoscerlo; – Istituire dei punti di richiesta asilo direttamente sui territori di provenienza e non sul nostro territorio;- Rivedere le note del ministero per la gestione dei centri di accoglienza e per la distribuzione dei fondi per la prima accoglienza; -Promuovere interventi per concedere beni e servizi agli italiani in difficoltà al fine di evitare tensioni sociali; – Assunzione di 15.000 cittadini italiani che abbiano conseguito una laurea nelle discipline giuridiche, umanistiche e nelle scienze sociali, al fine di incrementare l’organico delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale; – Stipulare una convenzione tra il Ministero dell’interno e l’Unhcr in ordine alla formazione, preferibilmente gratuita, dei funzionari da chiamare a far parte delle Commissioni territoriali.

“Ci vuole una chiara volontà politica per arrivare ad una soluzione di questo annoso problema. Basta visioni falsate di emergenza, basta strumentalizzare questa problematica ” conclude la Spadoni.
Maria Edera Spadoni,
Cittadina alla Camera dei Deputati,
M5S