Interrogazione di Castelli e Spadoni: “Assurdo e rischioso acquisire da parte di Iren rami d’azienda di chi è proprietario di discariche, la preistoria della gestione rifiuti.
Senza contare i problemi giudiziari di alcune partecipate Unieco.”
ROMA 12 OTTOBRE – “Iren di nuovo alla carica per l’acquisizione del ramo ambiente di Unieco? I rumors arrivano sempre più forti da Reggio, dopo i due tentativi andati a vuoto dal 2014. Sarebbe un investimento folle visto che le discariche e le inchieste che riguardano partecipate Unieco non sono certo un investimento sicuro e proiettato al futuro” lo denunciano le parlamentari M5S , la reggiana Maria Edera Spadoni e la torinese Laura Castelli che annunciano una interrogazione parlamentare sull’argomento.
“Di fronte a indagini giudiziarie che riguardano partecipate di Unieco come quella emersa recentemente in Toscana ed il fatto che il business principale del ramo ambiente di Unieco siano le discariche, cioè la preistoria della gestione rifiuti e l’ultima opzione per le politiche europee, ci portano a chiedere chiarimenti e presentare una nuova interrogazione per chiedere l’opportunità di fusioni tra partecipate quotate nel settore ambiente-rifiuti-energia e aziende con partecipate con problemi giudiziarie e business principali che sono antitetici alle gerarchie d’intervento sostenibili fissate dall’Unione Europea” dichiarano Castelli e Spadoni.
” Prendiamo ad esempio la discarica di Barricalla (di proprietà di Unieco) in Piemonte , prossima al fine vita, risale al 1984. La capacità residua della discarica è di circa 200.000 tonnellate prima della chiusura, ed il M5S si è opposto ad un suo ampliamento. Ha senso investire per pochi anni di EBITDA per tenersi in pancia un asset da garantire per i prossimi 30 anni sull’operato dei precedenti proprietari?” spiegano Castelli e Spadoni. “In questo modo si investirebbe in discariche prossime al fine vita per cui si porterebbero sotto il cappello di Iren Spa rischi enormi a fronte di pochi anni residui di ricavi per un business che è preistoria della gestione rifiuti” continuano le parlamentari pentastellate.
“Serve chiarezza, soprattutto da parte dei vertici reggiani di Iren visto che a portare avanti la proposta furono soprattutto loro.Questa ipotesi fallimentare industrialmente, molto rischiosa e poco vantaggiosa per Iren sotto diversi aspetti è ancora in campo? Che cosa giustifica questa azione dal punto di vista industriale?” spiegano le parlamentari pentastellate. “Dal punto di vista industriale il settore ambiente di Iren dovrebbe fare un salto di qualità e innovazione puntando sul riciclo di materia con nuovo tecnologie sempre più avanzate come le ‘Fabbriche dei Materialil’, per cui l’acquisizione di discariche sarebbe una direzione opposta a quella auspicata e necessaria” proseguono Castelli e Spadoni.
“Infine i rilevanti fatti giudiziari in corso dovrebbero consigliare prudenza nell’acquisizione di asset da Unieco” concludono le parlamentari pentastellate.
APPROFONDIMENTI: I precedenti tentativi di acquisizione e perchè l’operazione è rischiosissima.
http://www.reggio5stelle.it/fusione-sbagliata-non-si-fa/
http://www.24emilia.com/mobile/Sezione.jsp?idSezione=61653
http://www.dinamopress.it/inchieste/unieco-dalla-storia-del-mutualismo-al-presente-di-speculazione
http://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/iren-economia-ambiente-accordo-1.182896