Il M5S  prende a cuore le sorti del processo Aemilia e accoglie l’appello lanciato da Caruso, Presidente del Tribunale, affinché non venga trasferito nell’Aula bunker di Firenze; ci deve essere una precisa volontà politica per destinare i soldi che, come richiesto, servirebbero per svolgere questo processo -così importante e delicato- nella nostra città.

 Sappiamo benissimo che Reggio Emilia rappresenta il cuore dell’insediamento ‘ndranghetista e, come tale, abbiamo la necessità che abbia luogo nella nostra città.

E’ notizia di stamattina che la Regione è pronta  a coprire i 350 mila euro preventivati; la cosa fondamentale, che ci tengo a sottolineare, è che non è di competenza della Regione reperire i fondi ma bensì del Governo; poi quando i prezzi naturalmente lieviteranno e i soldi non basteranno perché la Regione li ha già investiti in abbondanza, come faremo? Il Ministero della Giustizia deve darci delle risposte e assumersi le proprie responsabilità.

Presenterò in Aula un ordine del giorno nella legge di stabilità -che approderà alla Camera il prossimo 14 dicembre- affinché il Governo si impegni a destinare, con la massima urgenza, i fondi necessari. A tal proposito, anche la mia collega Elisa Bulgarelli -senatrice M5S in Commissione giustizia- presenterà un emendamento all’interno del decreto emergenze economiche affinché sia destinato un finanziamento a favore del Comune di Reggio Emilia pari 150 mila euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016.

Caruso, nel convegno organizzato dall’Ordine dei commercialisti, è stato chiaro: se il processo si terrà a Firenze, i giudici, i cancellieri e i fascicoli dovranno essere trasferiti rischiando delle lungaggini; inoltre i cittadini reggiani hanno il diritto di essere informati quotidianamente, tramite i mezzi stampa, sull’andamento del processo che vede il fenomeno della criminalità organizzata così tanto radicato nel territorio in cui vivono.

Ricordiamo che in data 1 luglio 2015 il M5S ha presentato un question time al Ministero affinché trovasse uno spazio idoneo e attrezzato allo svolgimento dell’udienza preliminare del processo di Bologna. E proprio in questa sede il Governo aveva assicurato che “saranno pertanto oggetto di tempestiva adozione tutti i provvedimenti necessari alla migliore celebrazione di un processo che per la gravità delle imputazioni e numero delle parti processuali richiede senz’altro la predisposizione di adeguate misure organizzative”.

Fondamentale è quindi che la fase dibattimentale abbia luogo nella sua sede naturale. Il M5S farà di tutto affinché questo accada; sconcertanti le dichiarazioni di Marchi e Iori, deputati reggiani del Pd, che stamattina sugli organi di stampa affermano che il processo è “Infattibile che resti a Reggio”.

Chiedo alla maggioranza e ai parlamentari del Pd reggiani in primis di ripensarci e  di votare favorevolmente al mio prossimo ordine del giorno e all’emendamento della Bulgarelli. 

La lotta alle mafie deve essere comune e trasversale.

Maria Edera Spadoni

Cittadina alla Camera dei Deputati

M5S