Ieri è arrivata in aula la mia proposta di legge “Modifica alla legge 27 luglio 2011, n. 125, in materia di esclusione dei familiari superstiti condannati per omicidio del pensionato o dell’iscritto a un ente di previdenza dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta”, abbinata a quella sulle norme a favore degli orfani per crimini domestici.
Tutto è partito dopo aver letto la storia di Beatrice, uccisa dal marito reo confesso, e dalla richiesta d’aiuto del fratello della donna che ha espresso il suo timore che l’assassino, condannato in primo grado, avrebbe potuto percepire la pensione di reversibilità della moglie, sua sorella.
Con la mia proposta di legge la pensione di reversibilità viene congelata: se il coniuge viene poi dichiarato innocente, questo ha diritto a tutti gli arretrati. Se risulta colpevole gli arretrati non vengono erogati.
La proposta è stata inserita nel nostro sistema operativo LEX, nel 2014, assieme ad un testo esplicativo e un video di presentazione per 60 giorni.
Tutti gli iscritti hanno così avuto la possibilità di suggerire modifiche o di commentarla. Dopo aver raccolto quasi 300 osservazioni sul testo, la proposta di legge è stata depositata.
Ma cos’è la pensione di reversibilità? Si tratta di una prestazione economica che viene erogata in favore dei familiari superstiti di un pensionato dal momento del suo decesso. Finora qualsiasi coniuge condannato in primo grado per omicidio del pensionato o dell’iscritto ad un ente di previdenza mantiene il diritto alla pensione di reversibilità fino alla sentenza passata in giudicato.
La mia modifica, quindi, nasce dall’esigenza di rispettare e tutelare i familiari della persona assassinata e non il parente presunto omicida, colpevole di un delitto così atroce.
Troppo spesso le ragioni che stanno alla base delle leggi non hanno niente a che vedere con l’etica.
Il MoVimento 5 Stelle si ispira al buon senso.
Atto Camera Spadoni 2780:
>> https://goo.gl/FmZp4c