Ieri è stata approvata alla Camera dei Deputati la legge sulle norme a favore degli orfani per crimini domestici. Oggi è arrivata la condanna del nostro paese da parte della Corte europea dei diritti umani: l’Italia non ha agito con sufficiente rapidità per proteggere una donna e suo figlio dagli atti di violenza domestica perpetrati dal marito che hanno portato all’assassinio del ragazzo e al tentato omicidio della moglie. “Come delegati italiani in Consiglio d’Europa non possiamo che esprimere il nostro disappunto per la situazione attuale del nostro paese. Il nostro gruppo politico, fin dall’inizio, ha portato avanti numerose battaglie in merito. Dalla ratifica della Convenzione di Istanbul fino all’approvazione di ieri in aula della proposta di legge M5S, a prima firma Spadoni, che colma una delle lacune normative del nostro ordinamento” spiegano i parlamentari del MoVimento Cinque Stelle. “Con la nuova norma si disciplina il diritto alla pensione di reversibilità del coniuge accusato di uxoricidio. Abbiamo sempre sollecitato il Governo Renzi e l’attuale Governo Gentiloni a rendere primarie le politiche sulle ‘differenze’. La violenza di genere è una violazione dei diritti umani. Siamo stanchi delle politiche spot. Ce lo conferma la condanna della CEDU”.
Delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea del Consiglio d’Europa –
MoVimento Cinque Stelle
Maria Edera Spadoni, Manlio Di Stefano, Nunzia Catalfo, Vincenzo Santangelo