Reggio Emilia, 13 aprile 2022 – “L’approvazione odierna alla Camera del DL Energia è un passo importante non soltanto perché interviene sulla grande emergenza del momento, stanziando a favore di imprese e famiglie otto miliardi di euro, di cui 5 e mezzo mediante la riduzione di oneri fiscali, per affrontare i crescenti costi di luce, gas e benzina.   Ma anche perché, attraverso una serie di agevolazioni, supporta finalmente in modo deciso lo sviluppo delle energie rinnovabili, che costituiscono la strada da percorrere immediatamente per dare al Paese indipendenza e sostenibilità energetica”, così in una nota di commento i deputati reggiani del M5S Davide Zanichelli e Maria Edera Spadoni.

Il M5S fin dalla sua nascita si batte per le rinnovabili, per ragioni non solo ambientali ma anche economiche, rese ora evidenti dalla crisi energetica e dai risvolti del conflitto in corso in Europa anche agli occhi degli scettici. Purtroppo”, proseguono Zanichelli e Spadoni, “ci siamo spesso trovati soli in questa battaglia. È perciò con particolare soddisfazione che registriamo come il governo abbia concretamente raccolto questo tema, nonostante i commenti poco felici di alcuni esponenti del centro destra che, anche in queste ore, continuano a ironizzare sulle fonti alternative. La verità è che questo Decreto è un passo nella direzione indicata da noi e non da chi pensa a un anacronistico ritorno al passato. Tra l’altro il provvedimento prevede anche che il Gse, ovvero il Gestore dei servizi energetici, svolga un servizio di ritiro e acquisto di energia elettrica da fonte rinnovabile così da poterla vendere a prezzi calmierati. Insomma, le rinnovabili aiutano anche il portafogli”.

“Vale la pena inoltre ricordare che il Decreto, grazie al lavoro svolto in Commissione, ha iniziato ad affrontare altri temi finora trascurati quali la trasparenza delle bollette e l’obbligo, per l’Autorità dell’Energia, di indicare con chiarezza il costo di mercato della materia prima. Resta ancora molto da fare, per esempio in tema di condivisione europea dei costi crescenti cui imprese e aziende andranno incontro nei prossimi mesi attraverso la creazione di un Energy Recovery Fund, come proposto da Giuseppe Conte. Ma la direzione di marcia oggi intrapresa è quella giusta”, concludono gli esponenti pentastellati.