ROMA, 13 GIUGNO 2022- “I referendum sulla giustizia sono stati un flop. Più che un serio tentativo di riformare la giustizia e migliorare il servizio ai cittadini, i quesiti referendari proposti dalla Lega sono stati percepiti dai cittadini per quello che effettivamente erano: inutili, pericolosi per la giustizia e distanti dalle reali esigenze del Paese. Per fortuna gli italiani non si sono fatti convincere da chi voleva una guerra fra giustizia e politica, riportando in Parlamento condannati in via definitiva per gravi reati e allentando l’applicazione delle misure cautelari, così come avrebbero voluto i promotori del referendum, Salvini in testa” così la Vicepresidente della Camera dei Deputati Maria Edera Spadoni e deputata del MoVimento 5 Stelle sul suo profilo Facebook.
“Ieri, ai seggi -aggiunge- si è registrata l’affluenza più bassa della storia dei referendum in Italia, pericolosi per la giustizia e distanti dalle reali esigenze del Paese. Salvini, Berlusconi, Renzi, e Co., come sempre lontani anni luce dalla realtà, con la loro propaganda sono riusciti a screditare l’unico strumento di democrazia diretta di cui disponiamo. Allora non si dica che siamo davanti alla crisi dei referendum e della democrazia diretta, perché siamo di fronte alla crisi di una politica più attenta a tutelare sé stessa che a dare risposte ai bisogni reali delle persone”.
“Nel 2011, quando i quesiti trattarono di acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento, temi che evidentemente stavano davvero a cuore delle persone, non ci furono problemi di quorum, malgrado si votasse allora come ieri a giugno inoltrato. Se si fossero trattati temi quali il salario minimo, la cannabis legale, il ddl zan, l’eutanasia, certamente l’affluenza sarebbe stata molto più ampia” conclude Spadoni.

