ROMA, 14 MARZO 2022– “L’ambiente è ormai centrale nell’agenda di tutti i Paesi. In Italia abbiamo approvato a febbraio una legge che inserisce in costituzione la difesa dell’ambiente, della biodiversità e degli interessi delle prossime generazioni. Inoltre è in discussione alla Camera dei Deputati una legge per la promozione dell’imprenditoria e del lavoro femminile nel settore agricolo, favorendo l’accesso al credito alle donne che intendono avviare imprese agricole e accelerando l’erogazione di sostegni, servizi e garanzie del credito” ha dichiarato la Vicepresidente della Camera dei Deputati Maria Edera Spadoni nel suo intervento in videoconferenza alla riunione parlamentare promossa dalla Uip – Unione interparlamentare – e dall’Onu in occasione 66ma Sessione annuale della Commissione sulla condizione femminile delle Nazioni Unite.

“C’è ancora però molto da fare, soprattutto per coinvolgere le donne nei processi decisionali. Più studi dimostrano che quando le donne sono coinvolte in un progetto che ha a che fare con l’ambiente, la gestione delle risorse tende a migliorare considerevolmente. La protezione ambientale si accresce quando i gruppi deputati al progetto sono costituiti da almeno il 50% di rappresentanti del sesso femminile. La motivazione è scontata: le donne sono le prime vittime dei disastri ambientali, le più colpite dalle conseguenze del dissesto climatico. Non è in caso se sono proprio le donne ad essere in prima linea nella difesa del pianeta, penso a giovani ragazze come Greta Thunberg o Vanessa Nakate. Questo accade soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove battersi per la giustizia climatica significa anche lottare per l’uguaglianza di genere” ha continuato la Vicepresidente.

“Le donne devono essere maggiormente coinvolte nei processi decisionali importanti per il futuro nostro e dei nostri figli. Quando questo succederà, ci saranno società più eque e sostenibili” conclude Spadoni.