Roma, 2 Agosto 2022
“Nella strage di Bologna persero la vita 85 persone e 200 rimasero ferite: uno degli atti terroristici più gravi avvenuti in Italia nel secondo dopoguerra, compiuto da chi voleva minare la nostra democrazia.
Sono passati 42 anni da quella mattina del 2 agosto, una giornata tragica per il nostro paese, non solo per i tantissimi morti ma anche perché ci ricorda che molti funzionari di questa Repubblica nata dalla Resistenza e dal patto antifascista l’hanno tradita”, dichiara in una nota la Vicepresidente della Camera dei Deputati e deputata del Movimento 5 Stelle, Maria Edera Spadoni.
“Deve essere assolutamente fatta chiarezza su questo drammatico evento di cui ancora non conosciamo i mandanti, sono ancora troppi gli interrogativi e le zone d’ombra. Oggi grazie all’impegno instancabile e indomito dell’Associazione delle Vittime e del suo presidente Paolo Bolognesi, abbiamo fatto decisivi passi in avanti e abbiamo elementi in più sul coinvolgimento dell’ordinovista Gilberto Cavallini, condannato in primo grado per l’esecuzione della strage, e di Paolo Bellini, la ex primula nera del neofascismo italiano, anche lui condannato nel recente processo sui mandanti esterni”, incalza.
“Le Istituzioni sono chiamate a rendere conto dei passi avanti fatti nell’accertamento della verità e sono chiamate a far di tutto per scongiurare qualsiasi tentativo di depistaggio e di occultamento. In questa legislatura – continua – su iniziativa del Presidente della Camera Roberto Fico, si è provveduto ad iniziare quell’azione di declassificazione e digitalizzazione degli atti e dei documenti relativi agli anni del terrorismo e delle stragi. Sul sito della Camera è pubblicato il ‘portale delle commissioni d’inchiesta’, dove sono pubblicati i documenti delle medesime commissioni e i resoconti dei lavori. Ritengo fondamentale che questo processo di desecretazione dei documenti delle commissioni d’inchiesta continui”.
“Esprimo totale vicinanza alle famiglie delle vittime che ancora, con forza e determinazione, continuano a ricercare la verità. Lo Stato italiano non può rimanere oscurato da stragi ancora irrisolte. Non vogliamo omertà, vogliamo che la verità possa scrivere nuove pagine future per la nostra democrazia”, conclude.

