ROMA, 11 MAGGIO 2022- “In questo doloroso momento storico, il mio pensiero va alla guerra in Ucraina e a tutte le donne che stanno soffrendo le conseguenze di questa immensa tragedia. Mi unisco al pensiero del Presidente della Repubblica Mattarella che durante il suo intervento al Quirinale per la cerimonia della Giornata internazionale della donna, ha affermato come le madri, le lavoratrici, le giovani siano colpite da una violenza inattesa, crudele, assurda”. Ha dichiarato la Vicepresidente della Camera dei Deputati Maria Edera Spadoni durante il suo intervento al Meeting Internazionale “Donne e futuro. Combattere la discriminazione femminile per il giusto ruolo delle donne nella società” organizzato dalla delegazione italiana del W20, gruppo ufficiale del G20 sulla parità di genere.
“Per i diritti e la dignità delle donne e per contrastare le varie forme di violenza e di discriminazione è stata creata una Commissione contro il femminicidio ed è stato approvato il Codice rosso che aumenta le pene per le violenze sessuali e abbrevia drasticamente l’obbligo di sentire la persona offesa. Inoltre, grazie ad un emendamento a mia firma, sono stati raddoppiati i tempi in cui una donna può denunciare una violenza sessuale” continua.
“Purtroppo non riusciamo a sconfiggere il fenomeno della violenza sulle donne. Sicuramente c’è un problema culturale; ripartiamo dall’educazione dei giovani, la legge sull’educazione sessuale e affettiva nelle scuole deve essere approvata al più presto. Inoltre c’ è la questione delle sentenze: periodicamente ci ritroviamo a dover accettare sentenze scioccanti che penalizzano due volte le donne. Altro tema importante che abbiamo affrontato in Parlamento è quello della violenza economica, che impedisce spesso alle donne di denunciare i propri aggressori. Anche in questo campo abbiamo fatto passi in avanti, recentemente il Consiglio dei Ministri ha varato il “reddito di libertà”. Io stessa ho depositato una proposta di legge che inserisce le donne vittime di violenza fra le cosiddette categorie protette, ossia fra coloro che beneficiano di aiuti per il reinserimento nel mondo del lavoro” incalza la Vicepresidente.
“Dobbiamo rimettere in discussione i modelli stereotipati di genere, di socialità, di relazione tra i sessi dati spesso per scontati e a volte alimentati dai nostri media. Solo insieme potremo affrontare le sfide che abbiamo di fronte” conclude Spadoni.